La salsiccia è uno delle preparazioni di carne più celebri al mondo.
Facilissima da cucinare, gustosissima e assai versatile perché utilizzabile in mille ricette.
Ma quando nasce la salsiccia e perché diventa così famosa?
Sono molte le regioni italiane che rivendicano la paternità della salsiccia eppure, a ben vedere, si tratta di un piatto d’origine greca. L’origine della salsiccia sembra infatti da ricercare in Alessandro I d’Epiro, zio di Alessandro Magno, il quale, nel IV secolo A.C., dopo aver fatto razzie nel Sud Italia, ritornò in Macedonia con ostaggi di origine lucana. Questi si contaminarono alla cultura locale e diedero origine alla loukaniko, la tipica salsiccia greca con scorza d’arancia. Prova della paternità italo-greca della loukaniko sarebbe la luganega, la salsiccia meneghina la cui etimologia richiama proprio la Lucania, nome con cui s’indicava la Basilicata e gran parte del Meridione.
Nell’Italia settentrionale la primordiale salsiccia arrivò molto più tardi, almeno nel XII secolo, quando Arnaldo Zampetti da Cornedo, ambasciatore di Venezia a Rodi, scrisse 11 libri sulle sue “avventure orientali”, introducendo i più curiosi lettori alla cultura del loukaniko, ormai pronta per il salto linguistico in luganega.
Comunque siano andate le cose, la luganega divenne salsiccia, ovvero «salus insicia», carne finemente tagliata e salata. Così popolare nella nostra penisola che ciascuna regione italiana ne possiede più versioni, ottenute da diversi tipi di carne, lavorazioni e, soprattutto, speziatura.
LA SALSICCIA DI FASSONA OBERTO
Oberto propone una salsiccia d’eccellenza, un insaccato di carne di Fassona, la razza più pregiata del Piemonte, e una piccola aggiunta di pancetta e spezie. Una vera delizia da cuocere alla griglia, in padella o utilizzare in piccoli tocchi per arricchire risotti, ripieni, primi piatti.
La delicatezza e qualità della carne utilizzata da Oberto permette alla Salsiccia di Fassona di essere gustata anche cruda, in tutta sicurezza.